giovedì 15 luglio 2010

FaceBook e i Social

Ovvero "Il Web 2.0".
Wikipedia dice questo: http://en.wikipedia.org/wiki/Web_2.0

E sulla presentazione ci siamo...
Ma per ciò che concerne il reale sviluppo (e ritorno economico) del web 2.0 cosa possiamo dire?

Sicuramente gli strumenti di "sharing", cioè gli strumenti che consentono di condividere le informazioni tra profili pubblici o privati, sono un veicolo marketing formidabile. Gratuito.
Il vero scoglio si incontra con la normale crescita dei Social.
Ci sono strumenti che offrono piattaforme di interattività con software esterni, che purtroppo vengono penalizzati. Si trova su vari post sul web - ed in generale capita anche a me - che i social adesso sono lenti, macchinosi, con attese logorroiche... e qui si fa un balzo indietro.

Ricordate quando si diceva: "voglio un sito veloce da navigare?"
Ecco oggi questo problema in pratica non si pone più... a prescindere dalla pesantezza di un sito, le informazioni grazie alle nuove linee (diffusissime) volano come schegge, aprendo le pagine realmente in millisecondi.

Ma per i social non è più così.
Uno strumento per quanto gratuito, deve essere universalmente fruibile.

Se la velocità ne tarpa le ali... allora non serve più.
Pensate ad un'autostrada. Finché scorri va tutto bene... ma un ingorgo crea disagi da qualsiasi punto di vista.

Evitare gli ingorghi è quindi la nuova sfida del Web 2.0. Così altrimenti arrivederci 2.0...

Andrea Testa