lunedì 31 ottobre 2011

Su YouTube: Casa Blubit e non Blubit

Tutto come sempre nasce da un perché. Se proprio devo scavare, il perché di questi (prima) podcast e (poi) video, era quella di testare la rete in ambito social media, ma non solo. YouTube stesso ha un suo SERP che oltre tutto è legato anche a Google.
La sfida era interessante.

Poi però analizzando i commenti e la partecipazione, ci siamo accorti che il pubblico era caratterizzato da addetti ai lavori, più che da nuovi clienti.
E questo non era previsto. Ma alla fine di tutto... quello che conta è la popolarità e l'affidabilità che il brand si crea.
Quindi... anche poter dare aiuto a colleghi era uno stimolo interessante.

Facendo girare questi contributi tra i nostri commerciali è inoltre emerso quanto questi potessero far comodo anche a loro. Concetti magari non chiarissimi, si stavano piano piano scavando un buco in un immenso muro di nebbia.

Dati interessanti e/ma fuori idea iniziale.

Poi è successo l'inverso.
Aumentando i contributi, questi sono diventati anche monetizzabili.
Infatti le guide non solo stanno premiando la nostra SEO... ma sono divenuti anche ottimi spunti per alcuni clienti.

"Mi spieghi questo?" - "Ma certo... guarda qui...".

Insomma... da una strategia di test, un ritorno sull'investimento inatteso e fortemente performante in termini di risparmio sulle ore della produttività.
Un video di 5 minuti, male che vada, ti snellisce il lavoro di decine di ore.

Alla fine però c'era da capire come effettuare la "regia" di questi (infine) video.
Vestirsi a festa, dalla bella e pulita scrivania dell'ufficio, con alle spalle quanto di bello e freddo l'ufficio può offrire... per cosa? Per fare una guida a persone (il 70%) che bene o male ti conoscono?

Interpretare le ore di ufficio per sfornare video sarebbe stato utile?

Non lo so. La risposta d'impeto è stata prima si.
Poi tirando le somme... forse no.

Costruire filmati da casa... nel "caldo" sole del meriggio... con luci che arrivano dai due acquari che ho nello studio... a volte la luce blu che mi trasforma in puffo... altre la luce bianca che mi rende poco presentabile... L'effetto non ha disturbato.
Il flusso è proseguito, i complimenti anche. Le nebbie sono state diradate. Il SEO restituisce un buon SERP.
Il ROI aumenta...

Insomma... nell'epoca degli acronimi... forse il "divano" di casa funziona pure meglio.

Andrea Testa

martedì 4 ottobre 2011

Blubit su YouTube

E alla fine arriva... Blubit.
Senza troppo farci pesare questo ritardo, ritengo che la piattaforma di condivisione video, rappresenti oggi il miglior veicolo per presentare contenuti di attualità.
Prima scatenante tra tutti... la forza SEO della piattaforma (anche in ambito SERP Google).

Avevamo iniziato realizzando podcast e sinceramente anche con discreto successo. Buone le critiche e i suggerimenti che arrivano e conseguente spinta a cercare sempre di far meglio.

Ma oggi YouTube è sicuramente molto più che un semplice podcast.
Prima di tutto la possibilità di vedere l'oratore, è sicuramente molto importante. Senza strafare con scenari costruiti e location da favola, parlare di internet o di quello che si vuole comunicare, attraverso il proprio ufficio è un modo sereno e sincero di avvicinarsi al cliente.

Il cliente - è evidente - è ancora restio ad un contatto esclusivamente telefonico.
La video-conferenza aiuta... e molto. Ma conoscere il proprio interlocutore, ancora prima di averci parlato è sicuramente un punto di vantaggio.

Non abbandoneremo i podcast (che sono raggiungibili nella nostra pagina cliccando qui), ma piuttosto li metteremo in pausa... proseguendo idealmente con il nostro canale video, del quale vi daremo presto notizie ed aggiornamenti.

Andrea Testa