martedì 8 maggio 2012

Google Suggest e la ricerca educata

Google Suggest ha sicuramente il merito di indicare quali siano le chiavi di ricerca più utili (almeno secondo lui) da utilizzare sulla base della digitazione dell'utente. In pratica l'obiettivo di Suggest è quello di mostrare durante la digitazione - nel più breve tempo possibile in autocompletamento - una chiave di ricerca idonea e performante sulla base delle indicazioni che un utente digita.

Fin qui tutto bene. In effetti i suggerimenti sono pertinenti. Ed è questa che io chiamo ricerca "educata". Di fatto un tipo di ricerca che - suggerita - indica il metodo migliore per raggiungere uno scopo. Cioè educa a trovare una soluzione. Prendiamo in esame il tanto caro esempio degli agriturismi in toscana sul mare. Andando a digitare si ottengono queste chiavi suggerite:


Bene. Il risultato sembra semplice e quindi niente di più facile, per chi opera nel campo dell'analisi, andare ad individuare potenziali chiavi ad alta performance.
Niente di più sbagliato...
Ma dove risiede il problema?

Sempre sulla base della chiave "agriturismi toscana mare", ho provato a controllare le occorrenze creando una chiave a corrispondenza generica modificata.
+agriturismi +toscana +mare
In pratica diciamo ad AdWords che nella ricerca dell'utente devono comparire sicuramente queste tre chiavi, ma possono essere scritte come si vuole, anche con l'uso di altri termini di ricerca.
Per fare un esempio... potrebbe apparire in questi altri casi:
  • agriturismi in toscana sul mare
  • agriturismi in provincia di livorno in toscana al mare
  • toscana mare e vacanze in agriturismi
Detto questo ho provato a controllare le potenziali occorrenze, generando una lista di chiavi estrapolate dall'opzione di AdWords "visualizza i termini di ricerca".
Ho condotto l'esperimento per 30 giorni ed alla fine ho ricevuto dati che mi hanno fatto sorridere.
Sicuramente la chiave esatta o a frase "agriturismi toscana mare", aveva ottenuto un elevatissimo numero di impressions e di clic. Ed aveva pure convertito bene.
Ma in basso veniva proposto un monte impressions non identificate, pari a 1.584!

Insomma... per quanto Suggest educhi, l'utente non si fa domare.
Ricercare una spiegazione in queste logiche è arduo. Vero che molti non usano il sistema di suggerimento, ma è anche e soprattutto vero che l'utente non guarda il video mentre scrive... ma anzi si focalizza sulla tastiera cercando di non commettere errori di digitazione.

Morale della favola.
Per quanto Google cerchi di aiutare nella ricerca, è poi l'utente che sceglie come muoversi e cosa cercare. Analizzare quindi le metriche di ricerca non è lavoro semplice e neanche matematicamente definibile.
Sicuramente Suggest aiuta a trovare alcune chiavi, ma poi per operare in web marketing, ricordiamo sempre che uomo batte software 1584 a 1.

Andrea Testa

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